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Immigrazione, navi Ong, l'ordine della Guardia costiera italiana: "D'ora in poi rivolgetevi alla Libia"

Matteo Legnani
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E' un cambio di orientamento come tra il giorno e il sole, quello che sta avvenendo nel Canale di Sicilia sul tema dei migranti. La chiusura dei porti ordinata due settimane fa da Matteo Salvini per non far approdare la Aquarius in Italia ha scatenato effetti a catena che paiono non interrompersi. Come riporta La Repubblica, infatti, la Guardia costiera italiana ha indirizzato alle navi che si trovano nella zona Sar libica (ovvero quella in cui in genere avvengono i recuperi dei migranti) l'ordine di rivolgersi alle autorità di Tripoli: "Da questo momento, ai sensi della convenzione Solas (Safety of life at seas), i comandanti delle navi che si trovano nel mare antistante la costa libica dovranno rivolgersi alla Guardia costiera libica per richiedere soccorso". Leggi anche: Ong, la sfida della Ong tedesca Lifeline all'Italia: "Una cosa gravissima"

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