Autostrade, la vergogna nel documento finanziario (segreto): quanto volevano spendere in manutenzione
Autostrade per l'Italia ha reso pubblico e accessibile a tutti i cittadini il testo della Convenzione in essere con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approvata unitamente agli allegati, nonché i successivi atti aggiuntivi e relativi allegati. Lo si apprende da una nota della società, che spiega di averlo fatto «per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema", sottolineando che «nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali. Ciò anche per assicurare parità di condizioni sul mercato tra i vari operatori del settore, anche per il caso di nuove procedure di affidamento». Per approfondire leggi anche: Piano finanziario della Convenzione Unica di Autrostrade / IL DOCUMENTO Ammonta a circa 290 milioni l'anno la cifra stimata da Autostrade per l'Italia per i lavori di ordinaria manutenzione tra il 2013 e il 2038 sulla sua rete autostradale. Non proprio una cifra particolarmente importante, visto che dalle sole concessioni autostradali i gestori incassano oltre 5 miliardi di euro l'anno. È quanto emerge dall'allegato E del piano finanziario della convenzione sottoscritta il 12 ottobre 2007 tra Aspi e il ministero dei Trasporti pubblicata oggi sul sito della società. "La finalità principale della manutenzione consiste nel garantire uno stato di conservazione della rete in linea con gli obiettivi di qualità del servizio e di sicurezza per l'utenza", si legge nel documento. "Con questa finalità - prosegue la relazione sul programma di manutenzione - tutte le strutture da mantenere sono monitorate attraverso un sistema di indicatori correlati allo stato di conservazione delle stesse; tali indicatori sono elaborati grazie a una costante attività di sorveglianza e monitoraggio volta a identificare gli eventuali difetti presenti, la loro ubicazione, estensione, gravità ed evolvibilità". Leggi anche: Benetton, ricordate Attilio Befera? Prima gli fece lo sconto sulle tasse, poi andò a lavorare per loro