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Bari, l'orrore del branco di nigeriani su una 24enne: stuprata per "punizione"

Violenza sessuale

Gino Coala
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Pestata brutalmente e violentata all'interno del Cara di Bari-Palese. La vittima è una donna nigeriana di 24 anni. La Squadra mobile ha arrestato 5 suoi connazionali per violenza privata e violenza sessuale di gruppo. Hanno tra i 21 e i 37 anni, alcuni dei quali con precedenti e irregolari in Italia; uno, in particolare, è già in carcere per l'omicidio di un altro nigeriano avvenuto l'8 maggio dello scorso anno. A maggio 2017 i giovani avrebbero fatto irruzione all'interno di un modulo abitativo del Centro di accoglienza per richiedenti asilo e, facendo leva sulla forza intimidatrice derivante dall'appartenenza allo stesso gruppo etnico, avrebbero bloccato e costretto la giovane, sotto la minaccia di un coltello, a subire un rapporto sessuale. Leggi anche: Desirée Mariottini, i dettagli agghiaccianti: "Stuprata anche da morta" La vittima ha trovato il coraggio di denunciare dopo mesi, impaurita dal clima di omertà nella comunità nigeriana del capoluogo e dal timore di ripercussioni. Ha raccontato di essere approdata sulle coste italiane agli inizi del 2017, dopo aver raggiunto la Libia ed esserci rimasta per settimane. Imbarcatasi su un natante poi abbandonato in alto mare, è stata minacciata da connazionali affinché si prostituisse per ripagare il debito contratto, circa 20mila euro. Dopo qualche giorno è riuscita a scappare dagli sfruttatori e a raggiungere il Cara. Qui, fin da subito, è stata oggetto di attenzioni sessuali da parte di un suo connazionale, 'Egbon', che l'ha varie volte importunata. La giovane si è sempre opposta, fino a quando una sera è stata minacciata di morte dall'uomo, armato di un coltello a scatto; è stata attorniata dal branco, colpita da tutti più volte con schiaffi e pugni al volto e trascinata in una stanza. Egbon ha abusato di lei mentre gli altri impedivano l'accesso alla camera ad altri e ha poi continuato a picchiarla brutalmente. Inutile ogni tentativo di chiedere aiuto. I responsabili sono stati identificati grazie ad alcune fondamentali testimonianze e a precedenti indagini su furti, rapine, estorsioni e intimidazioni da parte di gang nigeriane dentro e fuori il Cara. Quattro sono stati arrestati tra Bari e provincia, mentre un quinto è ricercato.

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