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Massimo Bossetti, le motivazioni della sentenza di Cassazione: "Il profilo del Dna di Ignoto 1 è suo"

Gino Coala
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La vicenda giudiziaria di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, rischia di concludersi definitivamente dopo la pubblicazione delle motivazioni alla sentenza della Cassazione, che ne aveva confermato il carcere a vita in Appello. Leggi anche: Bossetti chiede il trasferimento al carcere di Bollate per poter lavorare: "Altrimenti impazzisco" A più riprese gli avvocati difensori di Bossetti avevano sollevato dubbi sull'attendibilità delle perizie genetiche. Nelle motivazioni dei giudici, i dubbi rischiano di non aver più appigli giudiziari: "Numerose e varie analisi biologiche effettuate da diversi laboratori hanno messo in evidenza la piena coincidenza identificativa tra il profilo genetico di Ignoto 1, rinvenuto sulle mutandine della vittima, e quelle dell'imputato". Secondo la Cassazione, quindi, l'evidenza scientifica: "ha valore di prova piena".

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