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Corinaldo, dov'era Sfera Ebbasta prima della strage in discoteca: la cupa verità sui biglietti venduti

Gino Coala
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Quello di Sfera Ebbasta la sera della strage alla Lanterna azzurra di Corinaldo, nell'Anconetano, doveva essere più una "comparsata" che un vero e proprio concerto. E non poteva essere diversamente, visto che il trapper di Cinisello Balsamo quel giorno aveva un'agenda fittissima, concentrata tra Rimini e Ancona. I dubbi più assillanti su quella tragica serata riguardano soprattutto l'organizzazione, gli appuntamenti del trapper e l'attesa interminabile alla quale sono stati sottoposti centinaia di ragazzini nell'affollata discoteca di Ancona. Leggi anche: La rapina prima della strage in discoteca: la rivelazione del dj di Corinaldo La sera di venerdì 8 dicembre, Sfera Ebbasta è arrivato all'aeroporto di Rimini, è andato a cena all'hotel Lungomare di Riccione, dove ha festeggiato i 26 anni ed ha poi partecipato al primo appuntamento della serata, all'Altromonodo studios di Rimini. Le verifiche degli investigatori si stanno concentrando proprio sulla concomitanza degli eventi di Rimini e Corinaldo, entrambi annunciati sulle locandine alle 22, lasciando presagire che le apparizioni del trapper non potevano essere definiti concerti, anche se per tali erano stati venduti i biglietti. All'Altromondo di Rimini, l'evento di Sfera Ebbasta dalle 22 è stato più volte rinviato, con una serie di modifiche anche sull'evento Facebook, iniziando poi a mezzanotte, come confermato dai gestori del locale al Corriere della sera. Una performance di una mezz'ora scarsa, per poi mettersi in auto diretto a Corinaldo all'una meno un quarto, nel settore la chiamano "doppietta", quando cioè si concentrano due serate in due posti relativamente vicini tra loro. Ad Ancona però lo aspettavano da almeno due ore, con buona pace non solo dei ragazzini che non avevano altro da fare se non bere e sorbirsi un dj set, ma dei genitori che dovevano tenere a bada figli anche di 10 anni. Pochi minuti dopo l'una però Sfera Ebbasta e i suoi collaboratori hanno saputo della disgrazia, l'auto era in viaggio da Rimini a Corinaldo, poco meno di 100 km mai completati. Il trapper, impietrito, non ha raggiunto il locale, dove ormai si contavano i morti e si soccorrevano i feriti.

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