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Cesare Battisti, l'orrore del fratello: "Matteo Salvini fascista, e Torreggiani...". Comunisti senza vergogna

Giulio Bucchi
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"Cesare Battisti è una vittima". A parlare non è un intellettuale, ma il fratello del terrorista rosso estradato e ora in carcere a Oristano dopo 37 anni di fuga tra Francia, Messico, Brasile e Bolivia. Intervistato dal Messaggero, il fratello maggiore Vincenzo Battisti difende l'assassino condannato a 2 ergastoli per 4 omicidi tra 1977 e 1979. "È stato sempre condannato in contumacia perché i suoi amici pentiti lo hanno accusato, compreso Pietro Mutti che va facendo il signore in giro per il mondo pagato dallo Stato. Siccome Cesare era latitante, diamo la colpa a Battisti e via". In realtà, lo stesso Cesare Battisti dopo il ritorno in Italia si è lasciato andare a una confessione ("Sono colpevole, ma non di tutto quello di cui mi accusano") ma familiari e intellighenzia di (ultra)sinistra gridano ancora al complotto. Secondo Vincenzo Battisti Cesare è innocente "e quello che mi dà più fastidio è che hanno sempre rotto a mio fratello, mentre i fascisti che hanno ammazzato e stanno in Brasile nessuno li cerca, perché non cercano pure quelli? Il signor Salvini andasse pure a cercare gli amici suoi". Leggi anche: "Peggio Salvini di Battisti". L'orrore della firma del "giornalone" L'accusa infamante è anche per Alberto Torreggiani, il figlio del gioielliere ucciso da Battisti nel corso di una rapina a Milano e oggi sulla sedia a rotelle: "Si trova in quelle condizioni non per Cesare ma perché ha sparato il padre. Lui prima ha detto che mio fratello non c'era, poi ha cambiato versione ma se è in carrozzella - e mi dispiace - è perché la pallottola è partita al padre". Il fratello non pare uscito dal vortice degli Anni di Piombo: "Torreggiani aveva ammazzato uno dei proletari armati per il comunismo, ricordiamolo, che era andato in gioielleria. Loro volevano vendicarsi gambizzandolo, ma lui aveva sempre la pistola, l'ha tirata fuori e loro hanno fatto fuoco, è stato ucciso ma è partito un colpo che ha raggiunto il figlio. E comunque Cesare non c'era". L'unica colpa del fratello, dunque, sarebbe quella di combattere "contro quelli che governavano e depredavano i soldi alla povera gente". L'altra certezza di Vincenzo Battisti è che Salvini "è un fascista, andasse ad arrestare i suoi amici in Brasile, a cominciare da Saccucci che ha ucciso De Rosa a Sezze". E se Cesare parlasse? "Farebbe crollare la politica, non hanno mai voluto che parlasse perché sono tutti compromessi".

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