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Auschwitzland, Selene Ticchi condannata per la scritta sulla maglia: come la rovinano i giudici

Gino Coala
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È costata carissima la maglia indossata da Selene Ticchi, la donna che a ottobre scorso aveva partecipato alla commemorazione della Marcia su Roma a Predappio con una t-shirt con la scritta "Auschwitzland". La Ticchi era stata denunciata dall'Anpi e ora il tribunale di Forlì l'ha condannata a quattro mesi di reclusione, pena convertita al pagamento di una multa di 9.050 euro. Leggi anche: Selene Ticchi, la maglietta le costa la denuncia: via il sorriso, la rovinano I giudici di Forlì hanno condannato la donna in base alla legge Mancino, quindi per "aver in pubbliche riunioni compiuto manifestazioni esteriori, ostentato emblemi, simboli proprio o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all'art. 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654". E in particolare i giudici hanno condannato la scritta sulla maglia, che la Ticchi, che milita in Forza Nuova, aveva giustificato come humor nero.

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