Cerca
Logo
Cerca
+

Cesare Battisti, l'avvocato penalista inchioda la balla del terrorista: "Pentito? Così esce dal carcere"

Gino Coala
  • a
  • a
  • a

L'improvviso pentimento che avrebbe colto il terrorista Cesare Battisti non convince neanche un penalista esperto come Walter Biscotti che all'Ansa ha commentato l'ammissione dell'ex Pac per le proprie responsabilità sui quattro omicidi, che gli sono valsi la condanna definitiva. "Non voglio entrare nel dettaglio della vicenda e del procedimento pur avendo io difeso molte vittime di terrorismo - ha detto l'avvocato Biscotti - Ma è difficile credere a un pentimento dopo 40 anni: lo poteva fare prima, poteva rientrare prima in Italia e scontare la pena". La mossa di Cesare Battisti insospettisce l'avvocato Biscotti, perché dietro questa ammissione a sorpresa davanti ai magistrati potrebbero nascondersi ben altre intenzioni diverse dall'espiazione del senso di colpa: "Dal suo punto di vista personale, questo può diventare senz'altro un atto liberatorio, ma non c'è dubbio che, fatto adesso, questo gesto vada interpretato anche come una strategia processuale".  Leggi anche: Cesare Battisti confessa quattro omicidi, le scuse e la vergogna: "La mia una guerra giusta" L'obiettivo di Battisti potrebbe essere quello di "accedere ai benefici della legge del 1987 - ha chiarito Biscotti - che consente la commutazione della pena e anche l'accesso ad altri benefici. La differenza è rilevantissima, perché accedendo a questi benefici, Battisti può certamente prevedere prima del previsto una possibile libertà. Già il fatto che la pena all'ergastolo possa passare a 30 anni, significa che può accedere ai benefici di legge quando ha scontato almeno metà della pena. E scontare metà della pena significa, concretamente, scontare 12 anni per avere i primi permessi".  Tra i benefici ai quali Battisti potrebbe accedere, come riporta l'Ansa citando fonti qualificate vicine al dossier, c'è per esempio l'allontanamento del "41bis", il carcere duro. E poi, aggiunge Biscotti: "Tra le pieghe della legge sulla dissociazione, ci sono certamente altri benefici, come l'ammissione al lavoro esterno". Gli esempi nel passato non mancano, per esempio tra gli ex delle Brigate rosse: "Moretti e molti altri brigatisti, essendosi dissociati hanno iniziato abbastanza presto a lavorare all'esterno del carcere, pur avendo avuto l'ergastolo". 

Dai blog