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Imane Fadil, parla l'ex avvocato: "È stata minacciata da due olgettine"

Cristina Agostini
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Nell'atto di costituzione di parte civile datato 25 febbraio 2019, l'ex legale di Imane Fadil, morta il primo marzo per cause ancora da chiarire, scrive che la modella marocchina nel corso dei procedimenti sulle serate ad Arcore è stata «interessata da minacce, tentativi corruttivi e pressioni per la revoca della costituzione di parte civile», in particolare nel processo "Ruby bis", da parte di Iris Berardi e Barbara Guerra, due olgettine imputate nel "Ruby ter" assieme a Silvio Berlusconi. «Sono cose che Imane ha detto pubblicamente dal 2015 in poi», spiega l'avvocato Sevesi che nei giorni scorsi ha lasciato la difesa dei familiari di Fadil per dissidi. Poi però il legale è parzialmente tornato sui suoi passi specificando che queste minacce sono tutte da provare. Leggi anche: "Cosa chiedeva Imane Fadil sul letto d'ospedale". Terrificante rivelazione di Corona, la prova del maxi-complotto? Intanto è iniziata all'Istituto di Medicina Legale di Milano, in piazza Gorini, l'autopsia sul corpo dell' ex modella. A guidare l'esame l'esperta anatomopatologa Cristina Cattaneo, che si è occupata di molti casi noti di cronaca nera e ha speso le sue energie e competenze per dare un nome ai migranti morti nel Mediterraneo. L'esito completo degli accertamenti chiesti dalla Procura arriverà tra un mese, sempre che non ci sia bisogno di una proroga.

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