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Vaticano, Papa Francesco: la Chiesa non paga i 5 miliardi di Ici? Quanti soldi incassa dagli italiani

Giulio Bucchi
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Tempo di manovra e, come ogni anno, tempo di "Ici del Vaticano". Mentre Papa Francesco può gioire per il miliardo di euro approssimativamente incassato nel 2019 con l'8 per mille per effetto delle donazioni dei contribuenti italiani (volontarie o "ignare"), allo Stato italiano mancano viceversa gli storici 5 miliardi di euro che la Santa Sede dovrebbe: sono le tasse non pagate sugli immobili di proprietà della Chiesa sul territorio nazionale, "uno su 5" secondo un'indagine del Tempo citata anche dal Fatto quotidiano. Edifici storici, ma anche terreni e fabbricati vari. Leggi anche: Papa Francesco idolo di Repubblica. La vergogna: in cosa trasformano Ratzinger La Commissione europea, lo scorso giugno, ha ribadito come il governo sia "obbligato" a riscuotere quei soldi, che rappresentano al tempo stesso un toccasana per i conti e una grana politica, visto che in Vaticano la mossa verrebbe vista come un attacco diretto alla libertà religiosa. In Parlamento una raccolta firme bipartisan che coinvolge esponenti radicali (Emma Bonino), democratici (Roberto Rampi e Tommaso Cerno), grillini (Buccarella e Fattori) e "misti" (l'ex socialista Carlo Martelli) mette tra le priorità proprio la riscossione della tassa. "Ci sono immobili della Chiesa destinati a opere di misericordia e altri ricettivi e di natura commerciale - spiega il socialista Nencini al Fatto -: perlomeno quel lato lì sia soggetto a fiscalità".

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