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Matteo Salvini, ruspa sui No Tav: "Basta ipocrisie, controlli a tappeto e arresti". Mossa finale contro il M5s

Giulio Bucchi
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Nei giorni caldi della possibile crisi di governo, Matteo Salvini accende la ruspa e travolge una delle basi elettorali del Movimento 5 Stelle, i No Tav. "Chi attacca la Polizia e il cantiere della Tav in Valsusa attacca tutta l'Italia: le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene, l'Alta Velocità è l'emblema di un Paese che vuole andare avanti e non indietro. Nessuna tolleranza per i criminali, mi aspetto condanne inequivocabili da tutti gli schieramenti politici. Basta ambiguità: ora controlli a tappeto, arresti e accelerazione dei lavori". Il riferimento del ministro degli Interni è alla notte di violenti scontri avventi all'annuale "campeggio studentesco No Tav" in programma fino al 24 luglio al presidio permanente di Venaus . Sabato sera, dopo essersi concentrati nel campo sportivo di Giaglione, i manifestanti hanno raggiunto in corteo, attraverso il sentiero Gallo Romano, la cancellata metallica rinforzata violando l'ordinanza interdittiva del Prefetto di Torino. Urlando slogan contro l'Alta Velocità e contro le forze dell'ordine, i manifestanti hanno ammassato legname e materiale infiammabile proprio davanti al cancello messo a protezione dell'area boschiva interessata al cantiere. Le fiamme alte 4 metri hanno rischiato di espandersi pericolosamente verso il bosco mentre in 200 cercavano di sfondare e fare irruzione con un tronco usato come ariete mentre altri tentavano con un flessibile elettrico di creare un varco nel cancello senza riuscirci grazie all'utilizzo di un idrante artigianale realizzato proprio per l'impiego in area boschiva. In 15 hanno poi dato inizio al lancio di pietre, petardi, bombe carta e razzi da segnalazione nautica prima di allontanarsi e ricompattarsi con gli altri per far rientro in corteo a Giaglione.

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