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Armando Siri indagato per autoriciclaggio dopo l'articolo de L'Espresso

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Cristina Agostini
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L'Espresso chiama e la Procura risponde. E così ora il senatore della Lega ed ex sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, è indagato a Milano per autoriciclaggio nell'ambito dell'inchiesta su due finanziamenti considerati "anomali", concessi dalla Banca Agricola di San Marino. Con uno dei mutui da 600 mila euro, Siri - secondo le accuse formulate dagli inquirenti - avrebbe acquistato una palazzina a Bresso (Milano) alla figlia; il secondo prestito, della stessa cifra, sarebbe stato invece concesso, senza le garanzie dovute, alla TF Holding, di proprietà di due baristi milanesi, ma collegata allo stesso Siri. Dopo l'articolo de l'Espresso che aveva rivelato i documenti che comprovavano l'indagine della Banca Centrale di San Marino su quei prestiti, si è quindi mossa la Procura. E nei giorni scorsi sono state effettuate dalla Guardia di finanza diverse perquisizioni e sequestri a Milano e a Verona. Leggi anche: "Chi c'è dietro alle Ong e all'intercettazione in Russia". Carlo Nordio, scomoda verità sul complotto anti-Lega

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