Mario Cerciello, clamorosa svolta: il pusher aveva un informatore. Si tratta di un appuntato dei carabinieri

di Caterina Spinellidomenica 8 settembre 2019
Mario Cerciello, clamorosa svolta: il pusher aveva un informatore. Si tratta di un appuntato dei carabinieri
1' di lettura

Italo Pompei, il pusher del caso del carabiniere Mario Cerciello Rega, aveva un referente tra i carabinieri. È un appuntato con il quale risultano oltre 2.000 contatti in due anni. A scoprirlo gli uomini del Nucleo investigativo dell'Arma nell'ambito dell'indagine su quanto accaduto nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorsi, prima dell'aggressione al vicebrigadiere a Roma, ucciso con undici coltellate dal diciannovenne Lee Finnegan Elder mentre era con l'amico Gabriel Natale Hjorth, anche lui accusato di omicidio. Leggi anche: Omicidio Rega, qualcosa non torna: lui e il collega senza pistola e tesserino E adesso saranno loro a dover verificare la natura di questi rapporti, chiarire anche come mai fossero così assidui. Questo è uno dei tanti misteri che infittisce la vicenda, già segnata da troppi punti oscuri. Anche perché gli atti messi a disposizione degli avvocati difensori svelano le diverse versioni fornite nel tempo da Andrea Varriale, il vicebrigadiere che ha gestito l'operazione. nonché l'unico testimone dell'aggressione. 

ti potrebbero interessare

altri articoli di Italia