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Vaticano, Papa Francesco e le barricate del cardinale Mueller: "Il pontefice non può cambiare le leggi divine"

Giulio Bucchi
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"Neanche il Papa ha il potere di farlo". Il prefetto emerito dell'ex Santo Ufficio Gerhard Mueller, uno degli esponenti più in vista del fronte conservatore in Vaticano, chiude la porta a ogni tentazione di aprire il sacerdozio ai "viri probati", ossia uomini anziati sposati e di provata fede. Una tentazione che troverebbe l'appoggio anche di Papa Francesco, preoccupato dalla crisi vocazionale in un'area-chiave per la Chiesa come il Brasile e il Sud America in genere.   Leggi anche: Il gesuita Czerny, nuovo cardinale di Bergoglio, ha inserito un barcone di migranti nello stemma "Penso sia sbagliato" perché "ci sono già dei diaconi sposati. Se li introduciamo devono rispettare la consuetudine della Chiesa antica: devono vivere in castità", sottolinea il cardinale Mueller in un'intervista a Repubblica. Quella del celibato per i sacerdoti "non è una qualsiasi legge che può essere cambiata a piacimento ma ha profonde radici nel sacramento dell'ordine. Il prete è rappresentante di Cristo sposo e ha una spiritualità vissuta che non può essere cambiata". Il cardinale chiarisce che il magistero "agirà nel solco della tradizione apostolica della Chiesa, del resto non può fare altrimenti". Poi, aggiunge, "nessun Papa, né la maggioranza dei vescovi, possono cambiare dogmi della fede o leggi del diritto divino secondo i propri piaceri. La tradizione della Chiesa non è un gioco che si può modellare a piacimento".

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