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Monza, la 19enne ordina al fidanzato l'omicidio dell'ex: agguato e coltellate, gli sms-choc

Stefano Boffa
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Uno scambio di messaggi scioccante, una trama ordita fino al minimo dettaglio per ottenere una vendetta che, per fortuna, non è arrivata. Marina Spinelli, 19enne di Sesto San Giovanni di buona famiglia, sarebbe stata la mente pensante dietro al tentato omicidio del suo ex fidanzato, ferito con 7 coltellate dal ragazzo di lei, Omran Mohanad, italo-egiziano di 20 anni, con l'aiuto di un suo amico, un 22enne egiziano, in un giardinetto pubblico di Monza. Tutti e tre sono rinchiusi nel carcere milanese di San Vittore: i due esecutori da diverse settimane, Marina solo da un paio di giorni per concorso in tentato omicidio. Diversi sono stati i messaggi intercettati tra Marina e Omran che proverebbero la messa a punto del piano criminoso ordito dalla giovane, una storia di gelosia e vendetta degna di un libro giallo. "Devono pagare per quello che hanno fatto. Deve finire nel sangue", scriveva Omran in uno di questi messaggi. Nel frattempo, venivano nominati i bersagli dell'agguato: l'ex fidanzato di Marina, con precedenti per droga alle spalle, appena uscito di prigione e prossimo alle nozze; e suo cugino.  Il movente è ancora tutto da chiarire. Il legale della ragazza ha provato a spiegare come stanno le cose, rivelando che la ragazza non ha mai avuto una relazione con la vittima dell'accoltellamento, ma con il cugino, il quale sarebbe il responsabile dei passati problemi di droga di Marina e per questo la giovane era desiderosa di vendetta. Eppure qualcosa non torna: Omran era stato arrestato quando lui era a Malpensa, in procinto di imbarcarsi su un aereo per l'Egitto, e la denuncia era stata sporta proprio da Marina, la quale lo accusava di gelosia ossessiva, botte, insulti e minacce proprio nel giorno dell'agguato. Nella sua testimonianza, Marina aveva detto di aver assistito impotente alle coltellate. Il mistero s'infittisce. 

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