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Coronavirus, la commissione del governo senza virologi: al posto di Burioni e Gismondo, un ginecologo

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Da qualche giorno l'Italia è entrata nel podio dei Paesi più contagiati dal coronavirus; tuttavia il premier, Giuseppe Conte, anziché riflettere sull'inadeguatezza delle misure prese, sostiene che "abbiamo più casi degli altri, perché siamo stati bravi scoprirlo". Il direttore de Il Tempo, Franco Bechis, parte da questa constatazione per evidenziare il pressappochismo con cui il governo sta fronteggiando il coronavirus. Il 30 gennaio, ai primi due casi di contagio, Conte elogiava la chiusura dei voli da e per la Cina. Misura rivelatasi poi insufficiente, poiché i cinesi rientravano in Italia da altri Paesi e coloro che avevano trascorso le ultime settimane in Cina non erano obbligati alla quarantena. Comportamenti che Il Tempo ha raccomandato al governo fin dall'inizio dell'emergenza. Per approfondire leggi anche: Senaldi contro Travaglio: "Ridicolo sul coronavirus. Condannerebbe la Madonna per adulterio, ma Conte..." Adesso quelle misure di quarantena, in Italia tacciate come xenofobe e razziste dai detrattori di Salvini, vengono adottate dagli altri Paesi contro di noi. La situazione è esasperata se si pensa che nel comitato scientifico contro il coronavirus non siede alcun virologo, bensì solo laureati in medicina con nessuna competenza specifica rispetto ai virus e con alle spalle carriere in Asl o al ministero. Il tema sollevato da Bechis inficia la credibilità delle istituzioni governative in materia di Sanità, soprattutto se consideriamo la somma stanziata dal governo per fronteggiare l'emergenza: solo 20 milioni di euro, "spiccioli con cui fare poco o nulla", conclude il direttore del quotidiano romano.

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