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Coronavirus, l'esperta del Sacco Maria Rita Gismondo: "Vi dico io perché non è stato trovato il paziente zero"

Caterina Spinelli
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"Nel nostro Paese il virus si è diffuso in modo silente almeno dall'inizio di gennaio". Parola di Maria Rita Gismondo, la professoressa che dirige il laboratorio di microbiologia, virologia e bio-emergenze all'ospedale Sacco di Milano. Per lei sarebbe proprio questo il motivo - così come spiega al Fatto Quotidiano - per il quale ancora "non è stato trovato il cosiddetto paziente zero". Non solo, perché sempre seguendo questo ragionamento pare plausibile supporre che molti casi di polmonite verificatisi in Italia e nella zona del Basso Lodigiano già dopo Natale possano essere contagi concreti da Covid-19. "Già a fine dicembre - specifica la Gismondo - noi abbiamo iniziato a lavorare sulla base di strane polmoniti cinesi segnalate dall'Oms. In quel momento avevamo sintomi influenzali simili al Covid, per di più concentrati in un picco stagionale normale". Leggi anche: Coronavirus, Giulio Gallera premiato con una poltronissima da Forza Italia L'itinerario del virus risulta ancora un obiettivo da dover raggiungere a tutti i costi: "Stiamo raccogliendo e studiando i genotipi di Cov 2 per fare la sequenza totale del virus e paragonarla con quella messa già in rete dai colleghi cinesi, poi in base alle mutazioni rilevate si traccia la mappatura". Una situazione che, secondo l'esperta, si delineerà nelle prossime settimane. 

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