Per Lady Matacena, la signora Chiara Rizzo, domenica è scattato l'arresto, prima ancora del rientro in Italia: il fermo è arrivato a Nizza, poco dopo il suo ritorno in Europa. A seguire, dunque, la prima notte in caserma. E le cronache danno conto di una donna disperata, soprattutto perché non potrà vedere e incontrare i suoi figli almeno fino all'udienza di convalida del fermo, che sarà a porte chiuse. La figlia Francesca, però, l'ha raggiunta. Era a pochi metri da lei, senza poterla vedere. "La mamma ha saputo che sei qui - ha detto l'avvocato alla figlia - ed era davvero molto contenta". Ma le buone notizie per la signora accusata insieme a Claudio Scajola di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, ex parlamentare Pdl, finiscono qui. Attraverso l'interprete spiega: "Voglio tornare in Italia soltanto perché devo spiegarmi con i giudici di Reggio Calabria. Non perché mi aspetti un processo o debba scontare una condanna". E ora, forse, Chiara Rizzo rimpiange la scelta di non essere restata a Dubai con il marito. "Mi daranno da mangiare?" - Lady Matacena, la "regina di Montecarlo", è arrivata nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 12 maggio, nella caserma d'Auvare, alle porte di Nizza. Alla Procura generale è arrivato il testo dell'ordinanza di carcerazione firmata dal pm di Reggio Calabria: si tratta di 150 pagine, e se dovessero essere tradotte tutte parola per parola, la Rizzo rischia di restare in Francia per settimane. Lei si sfoga: "Non sono mai stata in carcere. Avrò un letto o dovrò dormire per terra - si chiede -? Mi daranno da bere o da mangiare". Già, perché da quando è stata fermata domenica all'aeroporto di Nizza, dunque per più di 24 ore, non ha toccato acqua e cibo. L'avvocato precisa: "Non perché non le siano stati offerti". E lei ha spiegato: "Da più di 24 ore non mangio e non bevo. Nella caserma della polizia dove mi hanno tenuta la notte scorsa ho avuto paura di consumarli. Ma adesso ho fame". E ancora: "Almeno qui mi daranno da mangiare e da bere?". Infine l'appello di una madre che vive il suo momento più difficile: "Per favore - ha detto al legale francese - dica ai suoi colleghi italiani di tenere fuori da questa vicenda i miei figli. Di proteggerli".