Libero logo

Kabobo, chiesti vent'anni di carcere

di Lucia Espositodomenica 16 marzo 2014
Kabobo, chiesti vent'anni di carcere

2' di lettura

Il pm di Milano Isidoro Palma ha chiesto di condannare a 20 di carcere Adam 'Mada' Kabobo, il 31enne ghanese che l'11 maggio dell'anno scorso ha ucciso a picconate tre passanti per le strade di Niguarda. Il pm ha chiesto di riconoscere la seminfermità mentale per il ghanese e, dopo l'espiazione della pena, ha chiesto che venga condannato a trascorrere altri sei anni in una casa di cura e custodia. Il legale di parte civile che rappresenta i familiari di Alessandro Carolè, una delle vittime di Adam Kabobo, ha chiesto che il ghanese venga condannato anche a un risarcimento di circa 600mila euro per danni morali. Nel processo col rito abbreviato l’avvocato Anna Cifuni ha chiesto un risarcimento di 400mila euro per la madre della vittima e 200mila euro per la vittima stessa. Inoltre ha chiesto una provvisionale di centomila euro per entrambi. E’ stato rinviato al 31 marzo il processo col rito abbreviato a carico di Adam Kabobo, il ghanese che ha ucciso a picconate tre passanti a Milano. Il processo è stato aggiornato per tradurre le memorie dei legali di parte civile che ancora devono parlare e della difesa. Il traduttore presente oggi in Italia, infatti, pur capendo bene l’idioma di Kabobo, non era in grado di tradurgli in italiano le conclusioni degli avvocati. Le vittime - Per il figlio di una delle sue vittime, il pensionato Ermanno Masini, Kabobo "deve finire i suoi giorni in carcere". Al termine dell’udienza durante la quale il pm ha chiesto per il ghanese 20 anni di carcere e sei di custodia in un luogo di cura, Andrea Masini, figlio del terzo passante in ordine di tempo ucciso dal piccone di Kabobo, afferma: "Venti anni di carcere per me sono una pena insufficiente, ma il sistema funziona così". A un cronista che faceva un parallelo col caso della mamma albanese che ieri a Lecco ha ammazzato le figlie, Masini ha risposto: "Lo Stato non fa nulla, non è in grado di gestire il problema dell’immigrazione. Ma quello che è successo non deve essere dimenticato". Quanto a Kabobo, Masini ha osservato che "è imbottito di psicofarmaci, le sue reazioni sono ai minimi termini, però penso che debba finire i suoi giorni in carcere"