Baby squillo Parioli, il partito di chi vuole pene più pesanti

di Lucia Espositosabato 5 aprile 2014
Baby squillo Parioli, il partito di chi vuole pene più pesanti
2' di lettura

Non c'è solo la riforma del Senato a scatenare il dibattito politico. Ma anche una questione giudiziaria. Appena si è diffusa la notizia che i clienti indagati (tra loro c'è pure il marito di Alessandra Mussolini) potrebbero patteggiare la pena versano 40mila euro, moltissimi si sono indignati considerando troppo grave il reato per poterlo cancellare con il pagamento del denaro. La prima ad aprire il dibattito è stata Sandra Zampa, vicepresidente della Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza: "Lo sfruttamento della prostituzione minorile è un reato ignobile per il quale è sconcertante la possibilità di ricorrere a sconti di pena". Ma sulla sua scia moltissimi sono intevenuti per scongiurare la possibilità di un patteggiamento, lo ha fatto Giulia Innocenzi sulla sua pagina Facebook: "I clienti delle baby squillo non solo si sono comprati la giovinezza di due bambine di 14 e 15 anni, ma ora potranno pure comprarsi la libertà, pagando 40.000€. Il messaggio che passa è che con i soldi puoi comprarti quello che ti pare, da una ragazzina al modo per farla franca". Gad Lerner sul suo blog, riporta le parole di Sandra zampa condividendone quindi il senso. Sulla prima pagina della Stampa, sotto il titolo "Palpeggia e patteggia", Massimo Gramellini scrive. "Se il filone della prostituzione minorile si adeguerà al vangelo nazionale che ha sostituito il perdono con il condono e la logica retributiva con quella contributiva, a un delinquente danaroso risulterà praticamente impossibile finire in carcere o almeno sui giornali". Dello Stesso avviso anche l'Osservatorio sui diritti dei minori: "Con il patteggiamento e un'ammenda economica quanto hanno beneficiato di prestazioni sesauali da bambine se la cavano è inammibile", dicono il presidente Antonio Marziale e il vicepresidente Antonino Napoli. In realtà anche la stessa Procura di Roma non sarebbe d'accordo con gli sconti di pena.

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