Coronavirus: Zaia, 'Europa come al solito latitante'
Venezia, 3 mar. (Adnkronos) - "Penso che l'Europa sia come al solito latitante. Quando il gioco si fa duro, i duri dovrebbero scendere in campo; evidentemente in Europa non hanno ben chiaro cosa significhi essere una realtà politica in un momento di difficoltà come questa, che non è più una partita di due-tre regioni italiane, ma una partita totalmente Europea". E' il duro j'accuse lanciato oggi dal presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dei lavori della task force della Protezione Civile a Marghera.
"Noi abbiamo anche un problema di 'reputation' a questo punto. Non può passare l'idea che noi dobbiamo essere isolati punto e basta. Il virus è in tutta Europa, e direi ormai in tutto il mondo, visto e considerato le notizie che ci arrivano dagli Stati Uniti e dal Centro America. Il virus come si sa non conosce confini", ha avvertito.
E, sul fronte economico, Zaia ha sottolineato che "è un cane che si mangia la coda: se tutti si ammalano la crisi economica ne esce d'ufficio, se attuiamo le misure di sicurezza di salvaguardia, l'economia va in crisi. Dobbiamo pensare che la vera sfida è quella di essere comunità, fare e puntare alla solidarietà, dopodiché prima chiudiamo questa partita meglio è, dopo arriveranno gli aiuti e tutto quello che volete, ma prima chiudiamo questa partita meglio è", ha concluso.