Tutti lo vogliono. Silvio Berusconi entro il 15 settembre dovrà scegliere tra servizi sociali e domiciliari. Se dovesse optare per un lavoro socialmente utile, le offerte non mancano. Le "mete preferite" sono le comunità di Don Gelmini. Poi ci sono quelle di Don Picchi, come il Ceis. C'è anche il San Raffaele che è a due passi da Segrate, sulla strada che da Arcore porta a Milano. Un'altra ipotesi vedrebbe il Cav seduto nell'ufficio del suo storico amico Don Verzè. Si vocifera anche di una casa di riposo "Antonio Dellaca'" a Mortara, alla quale era legata la zia di Berlusconi, suor Silviana. Ma qualunque sia la volontà del Cav, a decidere sarà sempre il magistrato di sorveglianza. Però fuori dal recinto delle "soluzioni in famiglia" c'è una schiera di "pretendenti" che hanno offerto a Silvio ospitalità per la sua pena. A Torre Annunziata - Già prima della sentenza qualcuno, profetizzando la condanna in Cassazione, aveva avanzato una proposta, come nel caso del Comune di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, che vuole affidare al Cav un posto nell’assessorato alle Politiche sociali. L'idea è del vicesindaco Ciro Alfieri, esponente di Centro democratico, che ha scritto alla Corte di Cassazione per ufficializzare la sua proposta. “La richiesta – spiega il vicesindaco Alfieri – nasce dalla valutazione sulla personalità e sulla forma mentis di imprenditore del senatore, che in un tessuto sociale come quello della nostra città, potrebbe espiare, sia pure nelle dimensioni della condotta del singolo, stimoli e contributi originali”. "Raccogliere pomodori" - Il vicesindaco userebbe il Cav come "attrazione turistica e potrebbe anche sfruttare le sue doti amministrative e imprenditoriali". Ma tra i pretendenti c'è anche Don Mazzi, che ai microfoni di Radio 2 ha rivolto un invito al Cav: "Berlusconi non deve scegliere come pena gli arresti domiciliari, venga nella mia comunità piuttosto. Almeno nell’ultima parte della sua vita può finalmente smontare il suo idolo e trovare il modo di fare cose utili come raccogliere pomodori". Da Pannella - E che dire poi dell'amico Marco Pannella che offre, pure lui, ospitalità a Silvio Berlusconi: "Vieni a svolgere i servizi sociali presso l'associazione radicale Non c'è pace senza Giustizia", ha detto il leader dei Radicali qualche settimana fa. Infine c'è l'idea lanciata da Emilio Fede: "una casa di riposo". Secondo il direttore il Cav "dovrebbe scontare i servizi sociali in una casa per anziani come avrebbe voluto mamma Rosa...". Insomma tra assessorati alla famiglia, pomodori, anziani, e associaizioni per i diritti, il Cav ha solo l'imbarazzo della scelta. L'unico a restare deluso sarà Maurizio Crozza. Lui dal "tribunale" di Ballarò si immaginava Silvio ai giradinetti: "Potrebbe dover far volontariato con le persone più svantaggiate, me lo vedo già mentre accompagna al parco Bersani”, aveva detto. Il suo sogno non si realizzerà. Bersani non ha tempo per andare al parco. Resta chiuso in casa a studiare le regole per il congresso per fregare Renzi. (I.S.)