Uniti dopo dieci anni. I sindacati fanno blocco comune contro il governo e scendono in piazza. "Non vanno bene i continui annunci che non si traducono in una scelta che dia il senso del cambiamento", ha affremato la leader della Cgil, Susanna Camusso, alla manifestazione nazionale unitaria sul tema "Lavoro è democrazia", oggi a Roma. Una mobilitazione che vede riuniti di nuovo insieme dopo dieci anni Cgil, Cisl e Uil. "Servono risposte rapide per uscire dalla crisi - dice la Camusso parlando ai giornalisti -. Una prima potrebbe essere la restituzione fiscale a pensionati e lavoratori dipendenti per fare ripartire i consumi. Non bastano solo gli annunci, perché la crisi è profonda". "Sul terreno del lavoro - aggiunge - si possono fare cose importanti anche senza risorse, come la clausola sociale sugli appalti e la garanzia per i lavoratori che non perdano il posto in quelle situazioni. Invece si fa una discussione sulla flessibilità che non è utile per fare ripartire l'economia. Oggi manifestiamo e vediamo quali risposte arriveranno, ma i sindacati sono convinti che senza risposte si perde tempo e si aggrava la crisi. La situazione non sta ferma in attesa e peggiora". Fatti non parole - A criticare il governo c'è anche il segretario della Uil, Luigi Angeletti: "Sono quelle che si leggono sui giornali, la spina al governo non la staccheranno Pd o Pdl ma i cortei dei disoccupati". E dello stesso parere è Raffaele Bonani, segretario della Cisl: "Vogliamo una scossa nell'iniziativa del governo. Basta cincischiare, perdere tempo. Letta abbia coraggio nel fare una cosa nuova: serve una proposta complessiva coraggiosa che ribalti la situazione che abbiamo davanti. Il governo deve rompere il presepe che la classe politica vuole mantenere in piedi con sprechi enormi e ridurre le tasse con cui essere in grado di aumentare l'occupazione" aggiunge sollecitando ancora: "Il governo Letta faccia una proposta, basta con i bizantinismi. Metta questi obiettivi davanti e si raccordi con lavoratori e imprese. Serve una proposta coraggiosa, complessiva e nuova che ribalti la situazione che abbiamo davanti". (I.S)
