Chiesa: ad Arbus la processione piu' lunga, 40 chilometri per Sant'Antonio (3)

Cronaca
domenica 15 aprile 2012
Chiesa: ad Arbus la processione piu' lunga, 40 chilometri per Sant'Antonio (3)
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(Adnkronos) - I fedeli, tra cui diversi che rinnovano il voto al Santo, percorrono a piedi il tragitto, restando fortemente suggestionati da questa rappresentazione che trasmette emozioni forti e avvincenti. Alle prime luci dell'alba iniziano i preparativi de ''Sa ramadura'', suggestivo e variopinto spargimento di petali che riveste le strade della processione. Il cocchio trainato da buoi arriva quindi alla chiesa di S. Sebastiano per prelevare il simulacro di Sant'Antonio, scortato da orde di cavalieri, che avevano nei secoli scorsi, il compito di scortare il Santo dalle incursioni dei predoni e dei pirati, di cui le coste erano infestate. Oggi i cavalieri sono un bellissimo corollario di folklore e tradizione, e la festa e' l'occasione per i proprietari dei cavalli di sfoggiare la bellezza dei propri animali e la loro bravura in sella. La solenne processione parte quindi dopo la messa delle 7 con in testa il parroco e accompagnata da gruppi in costume sardo, cavalieri appunto, suonatori di launeddas, dalla banda musicale e dai carri a buoi bardati a festa e sapientemente condotti da ''is carradoris'' (i carrettieri). Nomi curiosi quelli dei gioghi, che rispecchiano la tradizione contadina e che sono composti da frasi di uso quotidiano: 'Troppu sceberasa' e 'la ga t'ingrassasa', che significa 'scegli troppo' e 'attento a non ingrassare' sono ad esempio i nomi rispettivamente del bue di destra e del compagno di sinistra, oppure 'Mancai ti scusisti' e 'No ti perdonu', 'Anche se ti scusi' 'Non ti perdono'. Lasciato l'abitato di Arbus, il corteo raggiunge il vicino centro di Guspini, nel quale si rinnovano le manifestazioni di religiosa fede al Santo, e dopo aver percorso una ventina di km si ferma per il pranzo e per far riposare gli animali. Dopo circa due ore il corteo riprende il cammino alla volta di Santadi. Tutta la processione e' accompagnata da preghiere recitate in lingua sarda. (segue)