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1 maggio, clamorosa gaffe del Comune di Napoli che cita la scritta ad Auschwitz: "Solo il lavoro rende liberi"

Luigi De Magistris

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"Solo il lavoro rende liberi". La frase all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz è diventata il titolo dell'iniziativa con la quale il Comune di Napoli, attraverso video-interventi e dirette streaming, ha celebrato il Primo maggio. Il manifesto ha trovato rapida diffusione sul web, prima di essere modificato con il nuovo titolo: "Solo il lavoro rende la dignità". L'assessore al Lavoro e alle Politica sociali, Monica Buonanno, ha spiegato così l'errore: "Una distrazione, certo imperdonabile, ma avvenuta nel contesto di un ufficio che in questi giorni sta lavorando incessantemente per fronteggiare le infinite emergenze sociali della nostra città ma che nonostante il carico pesantissimo di lavoro ci ha tenuto ad organizzare una celebrazione seppur virtuale del primo maggio. Questo è quanto".

 

 

Il passo falso è condannato dalla Comunità Ebraica di Napoli, che in una nota si definisce “Indignata da questa locandina”. Sulla faccenda interviene Lydia Schapirer, presidente dell’ente partenopeo: “La successiva correzione, nulla toglie alla gravità della scelta operata dall’assessorato alle Politiche sociali e del Lavoro”.

 

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