Per il governo si mette male. Prende piede, infatti, la possibilità di concedere indennizzi alle imprese e ai singoli cittadini dopo il lockdown. Ad avanzare l'ipotesi è l'avvocato Maria Grazia Masella che ha dato vita al "comitato per famiglie ed imprese colpite dal lockdown". In sostanza, il legale, assieme a tre colleghi, ha costituito un comitato, accessibile a chiunque. "La consulenza - spiega al Tempo - sarà gratuita, ed è lo step iniziale, dove si analizza la situazione. Poi, se chi si rivolge a noi intende intraprendere un'azione legale, in quel caso verrà applicata la tariffa minima".
L'idea ha anche un fondamento legale: "L'atto autoritativo di chiudere molte imprese ha portato gravi danni economici, e questo è indubbio. Senza stare a discutere se l'atto che ha imposto il lockdown, ossia il dpcm, sia legittimo o no, e secondo me non lo è, possiamo far riferimento all'articolo 2045 del codice civile". Questo prevede infatti che chi subisce "un danno a causa di forza maggiore, ha il diritto ad un indennizzo. Bene, con il lockdown si è verificato un po' lo stesso principio per molte imprese. Se si è in grado di dimostrare di aver subito una perdita di guadagno pari a "x", sarà quella la somma che si potrà richiedere".
Matteo Renzi attacca Sergio Mattarella: "Crisi di governo? Deve cercare una nuova maggioranza"
Matteo Renzi detta le condizioni a Giuseppe Conte: "Lo sanno tutti, sta arrivando un temporale, per l'Italia sa...Il destinatario, ovviamente, non può che essere il premier, Giuseppe Conte, al quale potrà essere chiesto - sempre dopo averlo dimostrato - un danno psicologico. Ma la tutela del Comitato non si ferma qui, perché comprende anche la questione "multe". "Mentre sulla questione dell'articolo 2045 non c'entra nulla se i Dpcm sono legittimi o no - precisa Masella - sulle multe relative alle autocertificazioni, che a quanto mi risulta sono state moltissime, si parte dal presupposto che quei Dpcm sono del tutto illegittimi. Dunque le autocertificazioni non hanno valore di legge, e noi consigliamo di non firmarle per evitare di conferirglielo. E c'è fondato motivo per ritenere le multe impugnabili".