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Coronavirus, dati non elaborati sul contagio: timori per Lombardia, Piemonte e Veneto. Giovedì, il "verdetto"

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Un giorno "da incubo", il prossimo giovedì, il 14 maggio. Data da segnare con il circoletto rosso per tre regioni: Lombardia, Piemonte e Liguria. Si parla di coronavirus e della possibilità di accelerare sulle riaperture, già dal prossimo giovedì, il 18 maggio, quando potrebbero tornare a lavorare bar, commercianti al dettaglio, ristoranti e parrucchieri. Un via libera quasi scontato in tutta Italia, ma non per queste tre regioni. Saranno decisivi, come accennato, i dati di giovedì, quando il ministero della Salute - sottolinea Il Messaggero - diffonderà i primi dati relativi all'allenatamento del lockdown del 4 maggio (come è noto, i dati vengono elaborati con distanza di giorni). Il punto è che alcuni dati, ovviamente, ancora non perfettamente elaborati, circolano riservatamente. E secondo il quotidiano capitolino, da questi, emerge che per le tre regioni, qualcosa, in questo momento non sta funzionando. Fiato sospeso, insomma, per Lombardia, Piemonte e Liguria, che potrebbero veder slittare ancor più in là la possibilità di ripartire. O, peggio, potrebbero vedere una nuova stretta in termini di sicurezza e chiusure. Secondo quanto riportato dal Messaggero, infine, non ci sarebbe alcun problema per Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche e per tutte le regioni del Sud.

 

 

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