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Inps bocciata dal governo sul bonus baby sitter esteso ai nonni: così implodono le casse dell'ente

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Il governo boccia la circolare con cui l'Inps ha esteso il bonus baby sitter anche familiari per la cura dei bambini. "Ho preso atto della circolare", ha detto il ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti, "resta il fatto che anche in questa fase i nonni devono essere oggetto della nostra massima tutela e proteggere la loro salute era e resta una priorità". Bonetti, sin dall'inizio dell'emergenza, sottolineando la necessità di preservare i nonni, in quanto anziani e più esposti ai rischi che comporta il contagio, dal contatto con i bambini. 

 

 

Ma sarà davvero così? Le motivazioni potrebbero invece essere economiche. Una scelta quella dell'Inps con che rischia di far implodere le già fragili casse dell'ente di previdenza, che lo Stato deve sempre rimpinguare. L'Istat ha rilevato lo scorso gennaio  che i nonni sono il pilastro fondamentale delle famiglie. "Nei casi in cui entrambi i genitori sono occupati", dice l'istituto di statistica, "se ne prendono cura i nonni nel 60,4% dei casi quando il bimbo più piccolo ha 2 anni; nel 61,3% quando ha da 3 a 5 anni e nel 47,1% se più grande. Valori che superano il 65% nel caso del Mezzogiorno". Su una platea di 12 milioni di nonni in Italia, dati Eurostat, i conti sono presto fatti.

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