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Coronavirus, Massimo Galli e i migranti tenuti sulle navi: "Un errore colossale, si agevola il contagio"

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"Un errore colossale". Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell'ospedale Luigi Sacco di Milano, in prima linea contro l'epidemia di coronavirus, mette in guardia il premier Giuseppe Conte, il ministro degli Interni Luciana Lamorgese e quello della Salute Roberto Speranza sulla decisione di tenere i migranti bloccati sulle navi. "Come ha dimostrato la. nave da crociera Diamond Princess, che era ben diversa da una imbarcazione come quelle in cui si possono trovare i migranti - spiega Galli al Messaggero -, trattenere le persone lì è il modo migliore perché l'infezione si diffonda in maniera notevole. Quella nave da crociera, ricordiamo, ha provocato oltre 700 infettati e ha avuto un numero riproduttivo basale spaventoso da questo punto di vista".

 

 

 

Secondo Galli è necessario "effettuare dei test prima di farli sbarcare, e poi far scendere certamente le persone che risultano infettate. Credo che in questo momento sia la procedura seguita. Ma non è tanto rilevante dove fai il test. In realtà, vista la situazione, può essere tranquillamente effettuato a terra in una sede più consona della nave, rispetto all'ammassamento di uomini a terra; certamente si riesce a organizzare un distanziamento che non si può avere su una di queste navi delle ong o anche delle nostre navi militari".

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