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Mauro Pamiro, i genitori vogliono riaprire il caso: "Contattato il legale Tizzoni, fece condannare Alberto Stasi"

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Un legale di peso per la famiglia di Mauro Pamiro, il professore 41enne trovato morto in un cantiere a 200 metri dalla sua casa di Crema. Un giallo che per il Procuratore di Cremona Roberto Pellicano è destinato all'archiviazione, come suicidio, ma che secondo la famiglia dell'uomo nasconde qualcosa di ancora più drammatico. I genitori del professore musicista, la mamma Marisa Belloni e il papà Franco Pamiro, come riporta il Quotidiano nazionale hanno "preso contatto con un notissimo penalista milanese, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, balzato agli onori della cronaca per aver tutelato gli interessi della famiglia di Chiara Poggi nell'ultimo processo, ottenendo la condanna di Alberto Stasi, il fidanzato della ragazza di Garlasco uccisa nel 2007".

 

 

 

"Personalmente - ha spiegato l'avvocato - non avrei alcun problema a collaborare, qualora mi venga chiesto. In merito a quanto successo, pur sottolineando che non ho ancora iniziato a esaminare la vicenda, devo dire che mi ha impressionato l'uscita del procuratore di Cremona. Mi fa pensare che abbia in mano molti elementi che gli abbiano permesso di rilasciare quelle dichiarazioni". La moglie di Pamiro, Debora Stella, sarebbe uscita dal mirino degli inquirenti e la sua posizione sarebbe vicina all'archiviazione. Ma i misteri restano: "Pamiro - ricorda QN - è uscito di casa intorno a mezzanotte, alzandosi dal letto, non indossando scarpe, senza soldi e cellulare. Come ha fatto a salire in cima all'impalcatura a piedi nudi, quando non ci sono scale e quando la stessa impalcatura è dotata di protezione anticaduta?"  E soprattutto, riguardo alla moglie, "è stato sufficiente uno screzio per far decidere al professore musicista, appassionato della vita, della sua professione e della sua musica, di prendere una decisione tanto tragica?".

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