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Udine, rivolta degli immigrati in Caserma contro la quarantena: pietre contro la polizia, incendi nella struttura

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Una violenta rivolta nella Caserma Cavarzerani di Udine, destinata ad accogliere immigrati. Ovviamente, rivolta dei clandestini: colonne di fumo si alzano dalla struttura dove gli ospiti sono sottoposti a quarantena sanitaria. Disordini esplosi domenica e peggiorati oggi, lunedì 3 agosto, dopo che gli immigrati avevano saputo che probabilmente verrà prorogata la quarantena sanitaria in ragione di alcuni tamponi positivi all'interno della struttura. All'interno della Caserma, zona rossa dallo scorso 21 luglio, ci sono circa 400 immigrati. La decisione di prolungare la quarantena ha scatenato gli immigrati che hanno incendiato materassi, lanciato sassi contro le forze dell'ordine intervenute per fermare la rivolta. Costretti all'intervento anche i vigili del fuoco, per domare le fiamme.

Storie di "ordinaria accoglienza", insomma: immigrati che non vogliono sottostare alla quarantena a cui verrebbe sottoposto chiunque. L'assessore alla Sicurezza del comune di Udine, Alessandro Ciani, a Udinese Tv ha spiegato: "È una situazione molto delicata, si tratta di episodi che si verificano su tutto il territorio nazionale. Oltre all’emergenza migratoria c’è anche quella sanitaria. Ci confronteremo con questura e prefettura. La cittadinanza non vuole problemi per la salute pubblica. Va tutelato il diritto dei cittadini di non avere nuovi focolai e contagi. Gli udinesi sono stati corretti e hanno fatto grandi sacrifici nei mesi passati. Siamo stati due mesi in casa rinchiusi e non vogliamo altri sacrifici", ha concluso.

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