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Migranti a Lampedusa, lo sfogo dell'assessore siciliano contro il governo: "Non capiscono l'emergenza che viviamo"

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"La richiesta formulata dal Governo regionale, che ha fatto propria la dichiarazione di stato di calamità del consiglio comunale di Lampedusa, è del 26 giugno. Tra pochi giorni saranno due mesi di assoluto e inspiegabile silenzio da parte dell'esecutivo centrale che pare non voglia rendersi conto di ciò che invece è sotto gli occhi di tutti. È un'indifferenza che fa male perché Lampedusa rappresenta la porta d'accesso dell'Europa che come sempre, quando si parla di migranti, preferisce girarsi dall'altra parte. Così Bruxelles lascia sola Roma e Roma lascia sola la Sicilia ed i lampedusani in particolare". Lo rivela l'assessore alla sanità della Sicilia, Ruggero Razza in una intervista al Tempo.

 

 

 

La situazione non è nuova, Gli amministratori locali hanno più volte sottolineato l'emergenza migranti al governo nazionale, senza però ricevere risposte adeguate: "Più volte abbiamo chiesto delucidazioni, ed esiste una interlocuzione su questo tema. Ma mentre si prolunga lo stato di emergenza, tranne che su Lampedusa, a Roma qualcuno pensa di fare lo scaricabarile sulle Regioni e tutto questo sta diventando insopportabile. Si permettono frasi come 'se al governo ci fosse stato il centrodestra' e dimenticano che governiamo la maggior parte delle Regioni italiane, quindi della sanità italiana", conclude Ruggero Razza.

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