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Paolo Mieli profetico: "Parlamento spappolato, difficile che arrivi fino a fine legislatura per eleggere il successore di Mattarella"

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"Sta per scoppiare il dopo-Covid". A fare questa previsione è lo scrittore e storico Paolo Mieli: "Anche oggi come in ogni dopoguerra si dice 'ora la vita ricomincia'". In un'intervista al Fatto Quotidiano, Mieli dice che bisogna affrontare il post pandemia in maniera serena, dal momento che le epidemie nella storia hanno sempre cambiato il mondo in modo negativo, ma anche in modo positivo, "perché rompono schemi e gerarchie". Il lockdown, il crollo del turismo, la caduta del Pil ci hanno fatto pensare a un periodo molto critico per l'Italia in futuro, soprattutto dal punto di vista economico.

 

 

 

Ma secondo Paolo Mieli non c'è da preoccuparsi in maniera significativa: "Oggi pensiamo che saremo più poveri, ma le vicende che seguono le grandi epidemie - dalla peste di Atene del V secolo a.C. a quella del Seicento raccontata dal Manzoni - ci dicono che la ripresa avverrà con una velocità inimmaginabile". Mieli è lo stesso che ad agosto aveva detto di sentire aria di elezioni anticipate. Si aspettava che dopo il voto la maggioranza avrebbe avuto un "brutto risveglio". Così non è stato, almeno per ora. Ma lo storico ribadisce che la situazione politica attuale non è delle migliori: "Questo Parlamento mi sembra spappolato, mi riesce difficile che arrivi alla fine della legislatura, in tempo per eleggere il successore di Mattarella".

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