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Coronavirus, bollettino 17 ottobre: record di contagi, 47 morti. Salgono i ricoveri: siamo ufficialmente in "fascia gialla"

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Non si arresta la salita della curva di contagi da coronavirus in Italia. Il bollettino di sabato 17 ottobre rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 10.925 nuovi casi su 165.837 tamponi analizzati a fronte di 47 morti e 1.255 guariti: si tratta di un nuovo record di contagi per il quarto giorno consecutivo, quindi la crescita non accenna ad arrestarsi. E il numero di test non inganni: se ne sono stati fatti così tanti è perché c’è la necessità, infatti il tasso di positività è salito al 6,6%. Gli attualmente positivi sono schizzati a 116.935, dei quali la stragrande maggioranza è asintomatica o comunque in isolamento domiciliare (109.613): il problema però è che su numeri così grandi il 5% che riporta sintomi rappresenta un numero sempre più grande. E infatti nelle ultime 24 ore si sono registrati 439 ricoveri con sintomi in più e 67 in terapia intensiva: in totale i posti letto attualmente occupati sono rispettivamente 6.617 e 705.

Numeri preoccupanti, che fanno entrare la curva dei ricoveri in "allarme giallo" nel report della Protezione Civile: intorno a quota 15mila scatterebbe "allarme arancione", seguito poi dal rosso che coincide al picco di 30mila ricoveri toccato durante il lockdown. Per quanto riguarda le singole regioni, le situazioni più gravi rimangono quelle di Lombardia (2.664 nuovi casi) e Campania (1.410). Il coronavirus è però diventato un problema per l’intero territorio nazionale: il Lazio è salito a 994 contagi giornalieri, il Piemonte a 972, la Toscana a 879, il Veneto a 774. E alle loro spalle ci sono altre undici regioni almeno in tripla cifra di contagio: ciò rafforza l’idea che l’ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte è di fatto già carta straccia perché la situazione epidemiologica - che già di per sé viaggia con un vantaggio di 2-3 settimane - è più grave di quella che si immaginava. 

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