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Campania, l'unità di crisi regionale: "Dopo i nuovi dati non saremo più zona gialla", anticipato il governo

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La Campania è una delle regioni che potrebbe cambiare “colore” dopo la cabina di regia tra i tecnici e il ministro Roberto Speranza, attesa per la giornata di domenica 8 novembre. Stando alle ultime indiscrezioni, sono almeno sei le regioni che rischiano di abbandonare la "zona gialla" per incontrare misure più dure: una scelta che diventerà obbligata in base ai dati aggiornati, che non promettono nulla di buono in considerazione del fatto che il bollettino continua a peggiorare giorno dopo giorno. “Penso che con l’analisi dei nuovi dati la Campania potrebbe diventare zona arancione e ciò confermerebbe le nostre preoccupazioni. Sarei perplesso se dovessimo rimanere zona gialla”: parole di Italo Giulivo, il coordinatore dell’unità di crisi regionale che all’Ansa ha praticamente anticipato la decisione del governo.

Oggi in Campania è stato registrato un nuovo aumento dei positivi (4.309 su 22.696 tamponi) a fronte di 15 decessi: al momento risultano occupati 179 posti di terapia intensiva su 590 disponibili, 1.756 di degenza su 3.160. In settimana ci sono state molte polemiche per il fatto che la regione governata da Vincenzo De Luca era stata considerata soltanto “zona gialla”, che probabilmente dipendeva dal fatto che la situazione più critica è in provincia di Napoli, mentre nelle altre la situazione è tutto sommato sotto controllo. Non a caso Clemente Mastella in qualità di sindaco di Benevento ha chiesto che la Campania venga “divisa per aree di contagio evitando, però, la fuga verso le nostre zone”. 

 

 

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