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Coronavirus, lo strano caso del ristorante sull'Appennino: diviso tra due regioni, mezzo aperto e mezzo chiuso

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Cosa succede quando sei al confine di due regioni che sono state catalogate in zone diverse vista l'emergenza coronavirus? Ve le può raccontare molto bene il proprietario del bar-ristorante L'Apppenino da Pacetto: la macchinetta del caffè è a Lucca, la cassa per pagare è a Modena. Il ristorante è a Modena, il bar ha anche alcuni parti a Lucca, mentre l'edificio è sempre lo stesso ma la prima porta è in Toscana, quindi, è chiusa essendo zona arancione, il secondo accesso è in Emilia-Romagna, dunque è aperto perché in zona gialla.

 

 

 

L'Appenino da Pacetto, infatti, si trova tra San Pellegrino in Alpe - undici abitanti - frazione di Frassinoro, nel modenese, e Castiglione di Garfagnana, in provincia di Lucca. "La mia famiglia ha questa attività dal 1221 - racconta al Messaggero Paolo Marchi Lunardi, 55 anni, titolare del bar, albergo e ristorante con la moglie Vanessa Verucchi - intorno al 1750/1760, i miei antenati hanno acquistato la vecchia Osteria del Duca, poi divenuta L'Appenino. Io praticamente sono cresciuto qui dentro". Anche la chiesa, nella medesima zona, è divisa in due. "La facciata è a Modena, il resto a Lucca, diciamo che le statue dei Santi hanno la testa in una regione, i piedi nell'altra, dovrebbe essere mezza aperta e mezza chiusa. Non sappiamo se accoglierà ancora i fedeli. Intanto, il parroco è risultato positivo al Covid, quindi si è isolato", per non farsi mancare nulla in questi e sconvenienti paradossi burocratici dell'Italia alle prese con l'emergenza coronavirus.

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