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Natale, Giuseppe Conte e la deroga dell'ultim'ora: "Due congiunti non conviventi per il cenone"

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Il nervosismo degli italiani sta per esplodere, ma il governo continua a prendere tempo. La passerella in Libia di Giuseppe Conte, che è andato a riprendersi i pescatori di Mazara del Vallo giusto con un centinaio di giorni di ritardo, ha fatto slittare ulteriormente la decisione finale sulle misure ad hoc che verranno introdotte per le prossime due settimane. A sette giorni da Natale ancora non è stato comunicato ufficialmente cosa si potrà o meno fare, ma lo scenario che si è delineato sembra piuttosto chiaro: il governo intende istituire la zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio, chiudendo quindi bar, ristoranti e negozi (a parte ovviamente quelli legati a beni di prima necessità) e vietando gli spostamenti tra comuni. Per il 28, 29 e 30 dicembre saranno invece in vigore le regole delle zone gialle, a partire dal coprifuoco che scatterà alle 22: inoltre sarà confermato lo stop agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. La novità è però rappresentata da una piccola concessione che il premier Conte sembra intenzionato a fare, come risarcimento minimo delle tante promesse infrante su queste controverse festività natalizie: due congiunti non conviventi, questa - secondo il Corsera - potrebbe essere la deroga dell’ultim’ora per rendere un po’ meno triste i giorni di festa, consentendo agli italiani di allargare a due persone soltanto la tavola del pranzo o del cenone. 

 

 

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