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Sardegna, "guadagna più di Sergio Mattarella": lo stipendio da capogiro del segretario generale della Sardegna

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Uno stipendio da capogiro, addirittura più alto di quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cifra è pari a 285.600 euro e il “fortunato” che la riceve è il nuovo Segretario Generale della Sardegna. Si tratta di 46.600 euro in più rispetto a quanto prende il Capo dello Stato. In altri termini, la somma corrisponde a 14 volte il Pil pro capite di ogni sardo. Si tratta di un caso limite in Italia, anche se ormai la tendenza di varie Regioni è quella di dotarsi di staff sempre più gonfiati a costi sempre più alti. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Cpi della Cattolica, ripreso da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, dice che mediamente i burocrati più alti in grado in Germania guadagnano 4,54 volte più di un cittadino tedesco medio. Nei paesi Ocse 4,98. In Italia 8,63 volte. Nel caso citato del segretario generale, lo stacco diventa stratosferico: stando ai dati Eurostat il Pil pro capite sardo è intorno ai 20.300 euro, quindi 14 volte più basso dello stipendio del supermanager.

 

 

 

Il problema di staff gonfiato però non c’è solo in Sardegna, ma anche in Liguria e Calabria per esempio. In Liguria Giovanni Toti è stato accusato di aver esageratamente gonfiato il suo staff, portandolo – come denuncia il Pd Luca Garibaldi – “da 8 a 22 componenti”, ovvero il triplo, “arrivando a spendere 1.356.181 euro all’anno. Cioè 863mila più di prima”. Tuttavia, in fatto di megastaff regionali pare non ci sia partita: al primo posto c’è la regione Calabria. Basti pensare che lì, come riporta il Corriere, ciascuno dei trenta consiglieri ha diritto a un collaboratore esperto pagato 33.474 euro l’anno o due pagati la metà, cioè 16.737. E poi chi ha un qualsiasi ruolo istituzionale, la grande maggioranza, ha diritto ad abbondare. 

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