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Ristoranti, il dubbio di Gianfranco Vissani: "Al tavolo tecnico erano quattro o di più?", l'ipocrisia di Speranza

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“Al tavolo tecnico di oggi quanti saranno: quattro o di più? Vabbè, tanto diranno che avevano la mascherina… mentre al ristorante con la mascherina non si può mangiare”. È un’ironia amara, quella che Gianfranco Vissani ha usato per commentare la riunione tra il governo e le Regioni sulla regola delle quattro persone a tavola al ristorante. Assurdo tenerla anche in zona bianca, tanto è vero che l’esecutivo avrebbe dato l’ok alla richiesta delle Regioni, che prevede un massimo di otto persone a tavola nei locali al chiuso e nessuna restrizione all’aperto. 

 

 

“Stiamo davvero esagerando - ha dichiarato Vissani all’Adnkronos - danno i numeri: quattro, cinque, sei posti, mentre intanto ci massacrano, dato che dopo 14 mesi gli aiuti ancora non ci sono. Arrivano milioni di dosi di vaccino, l’Italia è in zona bianca e ancora discutono su quanti commensali fare sedere a tavola, come se il coronavirus lo portassero i ristoranti”. A fare eco a Vissani è anche lo chef Antonello Colonna: “Secondo me la regola dei quattro posti a tavola non ha più senso, così come non avevo senso la riapertura dei ristoranti soltanto all’esterno”.

 

 

“Sono d’altronde insensate molte regole che penalizzano soltanto alcuni settori - ha aggiunto - come bar e ristoranti, a fronte dell’affluenza massiccia, ad esempio ieri sui Navigli, di tanta gente, anche senza mascherina. Per non parlare dei mezzi di trasposto, come sempre pieni, e degli stadi riaperti alle tifoserie. Esiste una buona dose di pressappochismo in questo genere di disposizioni - ha fatto notare Colonna all’Adnkronos - cosa cambia fra due tavoli vicini fra loro con quattro persone ciascuno e un tavolo da otto?”. 

 

 

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