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Sicilia in fiamme oltre i 40 gradi, scenario apocalittico: 150 persone salvate via mare. Il capo della Protezione civile: "Peggiorerà"

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La Sicilia brucia per il caldo e il vento africano. La maggior parte dei disagi si sta concentrando nella città di Catania e nella zona costiera etnea dove ci sono anche i famosi lidi della Playa. Lì le fiamme stanno alimentando diversi incendi. E le temperature superiori ai 40 gradi stanno mettendo in seria difficoltà gli abitanti dell'isola, con intense nubi di fumo che sovrastano il territorio. Nel rione Fossa Creta diverse famiglie sono state costrette a fuggire, lasciando le loro case. Uno scenario apocalittico.

 

 

 

Ben 150 persone, come riporta il Corriere della Sera, sono rimaste bloccate dagli incendi in due delle zone di villeggiatura sul mare a Catania. Per fortuna però sono state salvate via mare da alcuni mezzi navali e da personale della Capitaneria di porto. Per scappare dalle fiamme si sono dirette verso la spiaggia e lì sono state soccorse dalla guardia costiera prima con dei gommoni e poi con alcune motovedette. 

 

 

 

La situazione è precipitata al punto che sono stati sospesi i voli in arrivo e partenza nell'aeroporto internazionale di Fontanarossa (il più trafficato del Sud) per circa due ore, per permettere l'intervento degli elicotteri dei Vigili del fuoco. "Nei prossimi giorni peggiorerà", ha spiegato il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, all'Agi, precisando di aver revocato le ferie ai dipendenti a causa di questa situazione di emergenza. I danni finora sono tanti: lo stabilimento balneare "Le Capannine" a Catania è andato completamente distrutto, mentre al cimitero sono andate in fumo anche alcune tombe.

 

 

 

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