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Green Pass, compra un certificato falso online? "Ora il riscatto": ecco come funziona la maxi-truffa

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Con l’introduzione del Green Pass obbligatorio per avere l’accesso a determinati luoghi, una percentuale (per fortuna) molto bassa di italiani irriducibili, quelli che per troppa paura nei vaccini o per manifesta ignoranza credono nei “poteri forti”, nei “complotti” e altre amenità del genere, si sta facendo fregare alla grande da diversi venditori di fumo.

Siccome mediamente questi personaggi nella loro ignoranza brutale si credono anche più intelligenti degli altri, per “fregare” il sistema sono finiti “fregati” loro stessi. La caccia al Green Pass falso altro non è infatti che una doppia frode, come spiegato in maniera chiara dal professor Matteo Flora in una serie di tweet. In pratica un gruppo di persone contrarie alla certificazione verde si è organizzato su Telegram per acquistare a caro prezzo - tra i 150 e i 350 euro - documenti falsi che nelle loro intenzioni avrebbero dovuto funzionare, ignorando che invece non c’è modo di contraffare i Green Pass.

 

 

Dopo aver capito a loro spese che, una volta inviati i soldi, in cambio non arriva nulla, queste grandi menti italiche che cosa hanno fatto? Si sono organizzati in altri gruppi in cui cercano di capire come riavere i soldi indietro. Peccato che i truffatori li tengano in pugno: esigono dai clienti che hanno  pagato con codice fiscale e carta d’identità un riscatto di 350 euro in Bitcoin, altrimenti invieranno tutti i dati dei clienti alla polizia.

 

 

Alcuni di questi gruppi sono esilaranti solo dalla descrizione: “Gruppo nato per combattere i gruppi fasulli che promettono green pass in cambio di soldi. Elenchiamoli, mettiamo screenshot delle truffe e vediamo se ne esiste almeno uno che funziona. Soluzioni per ora nessuna, se non corrompere il proprio medico o farmacista… Il resto per ora sono tutte truffe, tutte”.

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