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Roma, la droga di Adolf Hitler spacciata dal badante: un clamoroso caso di cronaca, chi finisce in manette

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La "droga di Hitler", la Yaba, è sempre più frequente tra i lavoratori extracomunitari. Nelle ultime ore è stato arrestato Hossain Jakin, un 25enne del Bangladesh. Era lui a spacciare, tra le altre sostanze, la droga il cui appellativo fa riferimento all'uso che ne facevano i militari del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di un derivato delle metanfetamine usato per non accusare stanchezza o fame durante il lavoro.

 

 

Molti dei nomi legati a Jakin lavorano come badanti negli appartamenti, come camerieri nei ristoranti e per non sentire la fatica comprano pillole a poco prezzo. "Hossain si muove in quel territorio per spacciare sostanza stupefacente tra le più nocive a numerosi acquirenti di quella zona della Capitale, zona Marconi", scrive Repubblica riportando gli atti delle indagini. 

 

 

Lo spacciatore le vendeva, lo scorso gennaio, a 25 euro. Un prezzo aumentato durante la pandemia, in un momento di crisi economica e in cui erano in tantissimi a temere di perdere il posto di lavoro. Una droga non di certo esente da effetti collaterali. "Di frequente - ricorda anche l'agenzia capitolina per le tossicodipendenze - i consumatori riportano la sensazione di avere degli insetti sotto la pelle e di fare numerosi tentativi per estrarli".

 

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