Bollettino 25 settembre, un ceffone ai "catastrofisti" del vaccino: contagi e ricoveri, ecco com'è stravolta l'Italia un anno dopo
Continua a migliorare la situazione epidemiologica dell’Italia, in controtendenza rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono la miglior risposta agli scettici del vaccino: se settembre sta andando via senza intoppi e anzi con un progressivo miglioramento rispetto ai mesi estivi, il merito è tutto del fatto che la campagna di vaccinazione ha raggiunto quasi l’80 per cento della popolazione. Un anno fa senza il vaccino era bastata un’estate di semi-libertà dopo mesi di lockdown duro e puro per farci poi ripiombare nell’incubo in autunno.
Il bollettino di oggi, sabato 25 settembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 3.525 contagiati, 4.451 guariti e 50 morti su 357.491 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1 per cento (-0,4 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua ad abbassarsi e attualmente non rappresenta assolutamente un pericolo. I numeri però potrebbero essere ancora minori se gli ultimi irriducibili no-vax si decidessero a ragionare: per quanto siano stolti, nessuno vuole vederli intubati o peggio ancora morti a causa del virus.
Oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -56, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -8. Nel frattempo i i risultati della campagna di vaccinazione sono sempre più incoraggianti: l’Italia è arrivata al 77,4 per cento delle persone vaccinabili che hanno completato il ciclo e a 83.662.989 dosi somministrate in totale.