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Gratta e vinci, l'anziana che ha vinto 500mila euro a Napoli? "Com'è destinata a campare", voci pesantissime

Giordano Tedoldi
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Mai sottovalutare la tenacia di una signora napoletana. Parliamo della donna di 69 anni che vive nel rione Materdei col fratello idraulico e campando la vita come domestica, la quale, per anni, tentava la fortuna con il Gratta e Vinci e, finalmente, ai primi di settembre, ha vinto cinquecentomila euro. Ha sbaragliato anche l'improvvido tabaccaio che, colto da un raptus, le ha sgraffignato il biglietto, poi spergiurando fino all'ultimo di averlo acquistato lui, inventando una catasta di balle da arrivare fino alla Luna, e intanto si preparava già a partire per le Canarie. Questo soggetto, nonostante le menzogne, non si era nemmeno fatto scrupolo di proporre alla legittima vincitrice di spartirsi equamente il premio, guadagnandosi l'ulteriore accusa, oltre a quella di furto, di tentata estorsione. Ma ora se la vedrà con la giustizia, mentre per la donna siamo all'epilogo: ieri mattina si è riunita la commissione dei monopoli di stato per convalidare (loro dicono "validare", quanto amano usare un lessico di legno) il Gratta e Vinci.

 

 

 

 

 



PRATICA CHIUSA - Si chiude così la pratica burocratica cominciata col recupero del tagliando vincente nella caserma dei carabinieri di Latina, e si apre il vero godimento per la donna, che già dal 28 settembre - trascorsi i tempi tecnici per il trasferimento della cospicua somma -, potrebbe vedersi accreditare sul conto i 500mila euro. Possiamo vagamente immaginare il giubilo di una donna non più giovane, di condizione alquanto modesta, che per vari giorni, come è trapelato, ha avuto anche l'angoscioso timore di non incassare mai il denaro, di fronte a questo lieto fine. Fortunatamente per lei il suo avversario, il tabaccaio infido, è stato talmente imbranato da fare invidia a tutto il cast dei "Soliti ignoti" di Mario Monicelli, e chissà che non abbia un futuro, scontata la pena che gli verrà inflitta, come caratterista al cinema, specializzato in ruoli di truffatore gabbato. In fondo, tutta la manovra del tabaccaio - subito ripudiato anche da tutta la categoria che, giustamente e tipicamente, non vuole avere niente a che fare con lui - ha aggiunto un notevole elemento di suspense a un intrigo che, dopotutto, non sarebbe potuto finire in altro modo se non con il bene, incarnato dalla signora napoletana, che trionfa sul male - un male piccino, mediocre, quasi patetico -, rappresentato da uno scombinato imbroglione.

 

 

 

 

 

Tutta l'Italia faceva il tifo per lei, e soprattutto faceva il tifo per lei tutto il rione Materdei che, inevitabilmente, conoscendo ormai l'identità della vincitrice, non mancherà ora di festeggiarla, e congratularsi, e tutta la sua varia umanità vorrà farle sentire la sua vicinanza e l'incondizionato affetto, e se poi ella volesse inoltre omaggiarli di una piccola mancia, anche non tanto piccola, insomma a discrezione, per aiutare il figliolo disoccupato, oppure la mamma malata, certo loro non si offenderebbero, anzi, sarebbe la tangibile dimostrazione della grande generosità di una signora che, tutti ne erano certi, alla fine avrebbe ottenuto giustizia perché alle persone buone, umili e oneste il Signore e soprattutto san Gennaro, in sacra collaborazione, concedono sempre la grazia. E verrebbe quasi da pensare che, smaltita l'euforia di incassare l'astronomica somma, per la fortunata signora i guai, in un certo senso, verranno allora, non dall'impiccio penoso messo su dall'improvvido tabaccaio fraudolento. Non è certo un caso se, chiunque vinca cifre di questo tipo, si dilegui all'istante come un fantasma, lasciando tenui tracce di sé ai tabaccai e talvolta promettendo ricompense che soltanto di rado vengono effettivamente elargite.

 

 

 




ARREMBAGGIO - Invece, a Napoli, nel rione Materdei, non è nemmeno un segreto di pulcinella chi sia la baciata dalla fortuna. E, per dire, se fossimo in una località meno evidentemente passionale, una "fredda" città del nord, magari a Torino, potremmo anche pensare che una certa discrezione, un composto ritegno avvolgerebbe la donna, ma trovandoci invece nella favolosa città dove discrezione e ritegno sono considerati peccati mortali, temiamo, per la donna, che la sua modesta abitazione diventerà più visitata della Real Cappella del Tesoro di san Gennaro. E con i vari postulanti, e gli amici veri e presunti, e quelli che hanno pregato per lei e quelli che le ricorderanno la volta in cui le hanno fatto una gentilezza, come se la caverà, stavolta, la nostra eroina?

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