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Bari, clamorosa evasione dal carcere: ingoia una lametta, fiume di sangue e testate al poliziotto. Poi...

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Vincenzo Rossetti, rapinatore 39enne, è in fuga dopo essere evaso dal Policlinico di Bari, dove era stato portato dal carcere del capoluogo pugliese. Avrebbe ingoiato una lametta mentre era in una cella del carcere di Bari per farsi portare in ospedale e da lì tentare la fuga, cosa che poi gli è riuscita. Le ricerche ora si concentrano intorno al suo luogo di origine in Salento. "Il detenuto, approfittando del fatto che gli avevano tolto momentaneamente le manette per inserirgli sulla mano un accesso venoso, avrebbe dato una testata a uno dei tre poliziotti che lo piantonavano nel Policlinico di Bari e poi sarebbe fuggito", rivela il Messaggero.

 

 

 

L'ipotesi degli investigator è che l'evaso abbia raggiunto i vicini binari della ferrovia riuscendo a salire su uno dei treni in passaggio in direzione sud. Gli inquirenti non ipotizzano eventuali complicità. Rossetti era in carcere con l'accusa di aver commesso una dozzina di furti e rapine tra dicembre 2020 e aprile 2021, quando è stato arrestato in flagranza, in farmacie, appartamenti e negozi di alimentari della provincia di Lecce.

 

 

Per Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, si tratta di "una disfatta del sistema: dopo le cinque evasioni nel solo mese di agosto scorso, i parti avvenuti in carcere, la sparatoria di Frosinone, quest'ennesima fuga di un detenuto non fa altro che confermare la disfatta del sistema penitenziario di cui il Ministero della Giustizia e il Governo dovrebbero prendere concretamente atto, anziché esercitarsi in vuoti proclami o, al più, ricorrere a palliativi. Ormai, come addetti ai lavori - continua de Fazio - ogni giorno ci chiediamo solo cosa e dove succederà, ma abbiamo assoluta certezza che qualcosa di grave accadrà e i fatti, nostro malgrado, ce lo confermano". 

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