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Bollettino 30 settembre, epidemia ridotta a "ondina": contagi e ricoveri, ecco come influisce la campagna vaccinale

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo quando ormai siamo giunti al termine di settembre. Scongiurata quindi la cosiddetta quarta ondata, al massimo si può parlare di “ondina” che però non sta avendo un impatto significativo sul Paese, dato che quasi l’80 per cento della popolazione è ormai vaccinato con due dosi. E proprio dai bollettini delle ultime settimane stanno arrivando le risposte migliori ai no-vax, il cui fenomeno si è infatti sgonfiato: bisogna essere matti per sostenere che il vaccino non sta risolvendo la pandemia.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 30 settembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 3.804 contagiati, 5.714 guariti e 51 morti a fronte di 308.836 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1,2 per cento (+0,1 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la situazione rimane molto positiva, dato che la pressione è sempre più bassa: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -119, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -10.

 

 

La campagna vaccinale è invece arrivata a 84.686.978 dosi somministrate in totale. Si tratta di dati “molto incoraggianti - ha dichiarato il ministro Roberto Speranza - siamo a un passo dall’80% di popolazione vaccinata con ciclo completo. Il vaccino è l’arma fondamentale per chiudere questa stagione difficile. Le evidenze scientifiche da tutto il mondo indicano che i vaccini sono sicuri ed efficaci e sono il più grande strumento di libertà di cui disponiamo”.

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