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Striscia la Notizia, dirette hard dal comune? "Ecco chi è la signora": l'ultima clamorosa scoperta a luci rosse

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Non rispondeva al telefono perché troppo impegnata a girare video hard dall'ufficio del Comune in cui lavorava, a Ercolano. Adesso questa donna, 64 anni, rischia di essere licenziata. Il caso, venuto allo scoperto grazie a un servizio di Striscia la Notizia, ha sconvolto e disgustato anche il sindaco della città, Ciro Buonajuto, che nel frattempo ha attivato un'indagine interna per capire meglio cosa sia successo. La 64enne, nello specifico, si impegnava a fare spogliarelli e pose hard davanti a una webcam proprio durante l'orario di lavoro. Allo show avrebbero partecipato, in diverse occasioni, anche alcuni suoi colleghi.

 

 

 

Protagonista dello scandalo - come riporta il Messaggero - è un'impiegata storica del Comune di Ercolano: vi lavorava da oltre 30 anni. Da qualche anno, in particolare, era in servizio all'ufficio cimitero. Ed era proprio dalla sua stanza, all'ingresso del camposanto, che la donna si metteva in mostra sul web, facendo finire poi i suoi video su una piattaforma di streaming online a pagamento. "È vergognoso. Abbiamo avviato immediatamente un procedimento disciplinare nei confronti della dipendente e di chiunque sia coinvolto, valutando anche il licenziamento. Il comportamento di un singolo non può gettare fango su un'intera comunità che da anni porta avanti la sua battaglia contro ogni forma di illegalità e che punta su cultura e turismo per mettersi alle spalle un passato difficile", ha fatto sapere il primo cittadino.

 

 

 

Non è escluso, inoltre, un intervento della magistratura. La Procura potrebbe avviare un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali e quindi anche chiedere l'acquisizione dei filmati. Anche perché, come si vede nel servizio di Striscia, la donna - per occuparsi dei suoi impegni hot - lasciava scoperto il servizio cimiteriale. Arrivava persino a rispondere stizzita alle telefonate di chi chiamava per avere informazioni sulle attività del cimitero e sulle sepolture. Uguale il trattamento riservato a chi bussava alla sua porta: "Non la so aiutare, tornate un altro giorno".

 

 

 

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