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Covid, il bollettino del 19 novembre: contagi e ricoveri oltre il livello di guardia. Terza dose obbligatoria non solo per i sanitari?

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo: la quarta ondata inizia a farsi sentire anche da queste parti, ma per il momento non in maniera così grave da dover ricorrere a ulteriori restrizioni. E quindi per almeno un’altra settimana tutto il territorio nazionale rimarrà “bianco”, anche se su alcune regioni - su tutte il Friuli Venezia Giulia - l’ombra della zona gialla si allunga sempre di più.

 

 

Il bollettino di oggi, venerdì 19 novembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 10.544 contagiati, 5.889 guariti e 48 morti a fronte di 534.690 tamponi, con il tasso di positività che è stato rilevato al 2 per cento (+0,3 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione è ancora nella norma, nonostante sia in lento ma costante aumento. In questo caso la barriera eretta dal vaccino sta reggendo, per questo si parla di epidemia dei non vaccinati: sono soprattutto loro che gravano sugli ospedali. Oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +57, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +9.

 

 

La campagna di vaccinazione è arrivata a 93.003.762 dosi somministrate, ma ormai sono meno di 20mila al giorno le prime dosi. Intanto il governo si sta preparando alla terza, che sarà obbligatoria per gli operatori sanitari: “Noi siamo stati i primi a introdurre l’obbligo. Bisogna riflettere se farlo con altre categorie - ha dichiarato il sottosegretario Andrea Costa - quelle che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell’ordine o chi lavora nella grande distribuzione”.

 

 

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