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Bollettino 2 dicembre: contagi e ricoveri, "crescita costante". Cifre allarmanti: verso le zone gialle?

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, ma l’aumento dei casi di Covid non si arresta. Il bollettino di oggi, giovedì 2 dicembre, dà conto di 16.806 contagiati, 7.650 guariti e 72 morti a fronte di 679.462 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 2,5 per cento (-0,2 rispetto a ieri). Secondo la mappa aggiornata dall’Ecdc, l’intera Europa è considerata area rossa o rosso scuro, fatta eccezione per alcune parti di Italia e Spagna, dove la vaccinazione è più avanti.

 

 

Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a rimanere gestibile, nonostante i posti letto occupati dai pazienti Covid siano in aumento: oggi il saldo dei ricoverati in reparti ordinari è +60, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +12 a fronte di 55 nuovi ingressi. A preoccupare maggiormente è la salita dei casi giornalieri: sieri erano 15.085, oggi 16.806 e con la comparsa della variante Omicron potrebbero aumentare ulteriormente. Anche se il fatto di avere oltre l’80% di vaccinati con almeno due dosi restituisce una certa tranquillità al Paese: il problema riguarda soprattutto i quasi 7 milioni di non vaccinati, che stanno correndo un pericolo enorme.

 

 

Tra l’altro dai dati settimanali Gimbe risulta che i contagi e i decessi sono aumentati rispettivamente del 25,1% e del 14%. I casi di Covid sono in crescita per la sesta settimana consecutiva, mentre la media giornaliera è quintuplicata in 45 giorni.

 

 

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