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Braccio in silicone, "Amputazione?". Parla l'infermiera che ha scoperta la truffa no-vax: "Perché me ne sono accorta"

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Filippa Bau è l’infermiera che a Biella, ha scoperto la truffa del finto braccio in silicone creata da un cinquantenne no vax che sperava di ottenere il green pass fingendo di farsi vaccinare. "Quando ho scoperto il braccio al tatto ho percepito una pelle gommosa e l’incarnato era troppo chiaro. Ho pensato che il signore avesse subito l’amputazione di un arto e avesse prestato per l’iniezione il braccio sbagliato. Ero dispiaciuta, pensavo di averlo messo involontariamente in una situazione imbarazzante e così, immediatamente, gli ho chiesto di darmi l’altro braccio", ricorda al Corriere della Sera.

 

"Ha cercato di tergiversare ma poi mi ha dato l’altro braccio. Immagini il mio stupore quando ho sollevato la maglietta e mi sono trovata di fronte un arto esattamente uguale al precedente. Lì ho capito, in un istante, che l’uomo che avevo davanti stava cercando di eludere la vaccinazione attraverso una protesi in silicone sulla quale sperava che io, inconsapevole, iniettassi il farmaco", prosegue raccontando come si è accorta della truffa. "Sono andata dal medico che poco prima aveva fatto l’anamnesi al paziente e, insieme, abbiamo fatto una seconda valutazione agli arti dell’uomo".

 

La reazione della persona colta sul fatto? "Ha sorriso e ha confessato di aver indossato un busto di scena, evidentemente, nel tentativo di ottenere il super green pass senza fare veramente il vaccino. E se n’è andato. Non è stato né scortese né maleducato: si è alzato ed è andato via. Noi ci siamo fermati a riflettere un istante e abbiamo capito che non si trattava solo una situazione surreale ma di una vera e propria truffa. Così, abbiamo redatto una relazione che abbiamo consegnato ai nostri superiori, a cui spetta fare la denuncia in casi come questi. Subito dopo, ovviamente, ho ripreso la mia attività di vaccinatrice", conclude l'infermiera

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